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Cuor di poeta. Florilegio di liriche scelte
Il florilegio comprende sessanta tra i migliori componimenti per adulti del lirico sloveno Igo Gruden.
Con selezione, traduzione, note e redazione critica di Miran Košuta.
Il florilegio Cuor di poeta comprende sessanta tra i migliori componimenti per adulti del lirico sloveno Igo Gruden. Corredato del relativo apparato critico, del testo originale a fronte e della traduzione in lingua italiana, il volume riproduce in filologica successione temporale e redazionale i versi tratti da sei raccolte poetiche dell’autore, cinque pubblicate in vita e una postuma: Narcis (Narciso, 1920), Primorske pesmi (Canti del Litorale, 1920), Dvanajsta ura (La dodicesima ora, 1939), V pregnanstvo (In esilio, 1945), Pesnikovo srce (Cuor di poeta, 1946) e Pesmi (Poesie, 1949).
Igo Gruden (Aurisina 1893-Lubiana 1948) è considerato uno dei maggiori poeti sloveni del primo Novecento.
L’antologia Cuor di poeta prende nome dal titolo dell’ultima silloge che l’autore destinò personalmente alle stampe.
Igo Gruden (Aurisina/Nabrežina 1893-Lubiana 1948) – lirico triestino, considerato uno dei maggiori poeti sloveni del primo Novecento.
Laureatosi nel 1921 in giurisprudenza all’Università di Praga, avvio da avvocato un proprio studio legale a Lubiana. Durante l’occupazione italiana della Slovenia nella seconda guerra mondiale collaboro con il Fronte di liberazione nazionale sloveno e fu
perciò arrestato nonché deportato nei campi italiani di Visco, Chiesanuova e Arbe. Dopo la liberazione svolse fino alla morte l’attività di consulente legale presso il Ministero della cultura sloveno, dedicandosi attivamente alla poesia e alla traduzione.
Esordì alle stampe nel 1920 a Lubiana con la raccolta Narcis (Narciso), tutta pervasa da atmosfere intimisticoerotiche perlopiù declinate in chiave neoromantica. Implementò poi il proprio iniziale orientamento estetico con impegnate tematiche nazionali, sociali, pacifiste e umanistiche nei volumi Primorske pesmi (Canti del Litorale, 1920), Dvanajsta ura (La dodicesima ora, 1939), V pregnanstvo (In esilio, 1945) e Pesnikovo srce (Cuor di poeta, 1946). Apprezzato poeta per bambini grazie alla silloge Miška osedlana (Il topolino sellato, 1922) e vincitore di importanti premi letterari nazionali, eccelse tra le due guerre – accanto a Srečko Kosovel, Oton Župančič e Alojz Gradnik – come una delle voci più alte e rappresentative del moderno verso sloveno.
Miran Košuta, (Trieste 1960), docente universitario, saggista, traduttore, narratore e musicista sloveno, e titolare degli insegnamenti di Lingua e Letteratura slovena presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Universita di Trieste nonché membro della Societa degli scrittori sloveni, del Centro sloveno PEN e della Slovenska matica.
Ha pubblicato in lingua slovena o italiana i volumi Rapsodija v treh stavkih (1989), Krpanova sol (1996), Scritture parallele (1997), Slovenica (2005), E-mejli (2008), Mikrofonije (2010) e Altronauti (2025). Ha tradotto in lingua slovena i romanzi Frančiška (2002) e Obiskovalka (2005) di Fulvio Tomizza, un’antologia di Gianni Rodari (Od tu in tam, 2021, cotraduttrice: Evelina Umek), una selezione di brani di Giorgio Gaber (Giorgio Gaber/ščik/, 2022) nonché, in lingua italiana, le Poesie (2020) di France Prešeren e l’antologia Cuor di poeta di Igo Gruden (2025).